Sono Tiziana e la mia ambizione è insegnare alle persone come guidare il proprio apparato locomotore. Molti non sanno quel che hanno a disposizione: il nostro apparato locomotore è molto di più di quel che pensiamo.
Il corpo è uno strumento fantastico, mantiene la sua flessibiltà e plasticità a tutte le età, ovviamente in diversa misura, e, con il costante esercizio quel che sembrava impossibile diventa possibile. Si aprono frontiere inimmaginabili. Non solo a livello fisico ma anche a livello mentale. Definisco il Nordic Walking un potente agente del cambiamento. E questo mi porta all’altra mia grande ambizione come mental coach : guidare, ispirare, motivare, sostenere le persone nei momenti in cui il cambiamento si fa difficile e a volte sembra insormontabile.
La mia attività professionale è cominciata ca 20 anni fa come avvocato penalista. Un avvocato innamorato della montagna e, dunque, socia del Club Alpino Italiano dal 2004.
Proprio durante un’escursione del CAI ho conosciuto un istruttore di Nordic Walking appartenente all’ANWI l’unica Associazione Italiana riconosciuta dalla “International Nordic Walking Federation” (INWA).
Così sono diventata istruttore certificato dall’ANWI e dall’INWA, nonché dal SNAQ (Sistema Nazionale di Qualificazione dei Tecnici Sportivi del CONI).
Nel 2012 ho maturato la decisione di lasciare l’avvocatura. La crisi ha senz’altro giocato un ruolo anche se in realtà già da qualche anno avvertivo un’insoddisfazione crescente. La toga aveva perso la sua magia. Da una parte la consapevolezza di una professione scelta per compiacere mio padre, dall’altra un sistema giustizia in lento e inesorabile disfacimento mi hanno indotto a un periodo sabbatico di 2 anni in America Latina.
In Sudamerica ho insegnato Nordic Walking e ho conosciuto culture molto diverse dalla nostra.
Ho riscoperto il gusto del contatto umano, modi gentili, e il piacere di stare con persone che condividono volentieri il loro tempo con gli altri, senza fretta. I pranzi, spesso, finiscono a sera.
La magia di un lungo viaggio in terre lontane ha fatto riaffiorare ricordi, desideri, aspirazioni sommerse per molti anni sotto leggi, codici e norme.
Fin da ragazzina avevo notato le mie doti psico-pedagogiche quando mi affidavano bambini più piccoli o mi chiedevano di aiutarli a fare i compiti. Inoltre, negli anni da penalista avevo imparato a conoscere e analizzare il comportamento umano. Fu così che decisi di tornare in Italia e studiare per diventare coach. Ho scelto il modello strategico del Prof. Giorgio Nardone (mental coach della Nazionale di Scherma). E in Spagna ho studiato NeuroEnneagramCoaching, un modello innovativo che unisce la millenaria saggezza dell’Enneagramma con le Neuroscienze.
Einstein diceva che le crisi ( sia personali che sociali) sono delle grandi opportunità. Senza le crisi nulla cambierebbe, ognuno resterebbe nella propria routine anche a costo della propria infelicità.
Nei lunghi anni di un lavoro vecchio stile avevo messo nel cassetto la metà del mio potenziale. Ero quasi completamente emisfero sinistro, logica, razionalità, scetticismo. Oggi posso integrare la mente sinistra con la mente destra quella emotiva, magica, intuitiva e io aggiungo la terza mente che è il corpo. Ormai è provato scientificamente che l’intelligenza è ovunque, in tutto il corpo, non solo nel cervello. Sentire, percepire, ascoltare il corpo completa l’integrazione di un essere umano realmente olistico.